Living above Pain


living above pain
Bombardati di notizie, spesso riesce difficile districarsi nella selva delle informazioni. Ma oggi, quattro settembre, queste sono le news e gli eventi che mi hanno colpito.

1. Hanno ritirato dal mercato quelle palline di biscotto di malto ricoperto di miele e cioccolato al latte che vagano nei negozi angli con il nome di Maltesers. Di solito, una pallina croccantina tira l’altra, finché il pacchetto si svuota e la coscienza rimorde. Qualcuno però ha finito per mordere dei trucioli di gomma…

2. Da ieri sera la tube è in sciopero e lo sarà fino a giovedì. E certo, anche se io uso il treno ed è stato mantenuto il servizio per due linee, in città c’è più caos, più traffico, più gente alla fermata del bus, più facce imbronciate, più assenti (in)giustificati, ma non la catastrofe che i giornali italioti vi vogliono far credere. Il disservizio non piace a nessuno, ma non ho visto fare sceneggiate.

3. La Wellcome Collection ha attualmente in programma una mostra sul cuore, di solito considerato punto fisico e metaforico di inizio e fine della vita. Tra gli oggetti esposti, la ventitreenne Jennifer Sutton ha potuto ammirare il suo vecchio cuore malandato, asportatole per una cardiomiopatia restrittiva all’inizio di quest’anno. "An emotional and surreal experience", ha commentato.

4. Per commemorare i 200 anni dall’abolizione della schiavitù, una replica della nave Amistad, dopo aver ripercorso le rotte del commercio di schiavi, sta per raggiungere Londra. Attraverso il fiume Avon e il canale di Bristol, Amistad attraccherà nell’area dei docklands, a Canary Wharf. La nave originale passò alla storia quando, nel 1839, 53 schiavi si ammutinarono e, benché catturati, riuscirono a guadagnarsi la libertà grazie alla battaglia legale vinta contro il governo americano.

5. Dopo 7 anni vissuti con coraggio e determinazione, Jane Tomlinson ha ceduto al tumore maligno che la tormentava. Nel 2000 i medici le avevano dato pochi mesi di vita, ma Jane seppe smentire la scienza e sfidare le avversità, dedicandosi a raccogliere fondi per la ricerca sul cancro e, nonostante il dolore terribile al collo, al bacino e alla schiena, cimentarsi in imprese sportive eccezionali, come la London Marathon, il London Triathlon e varie tratte in bicicletta, tra cui 2.500 miglia da Roma a Leeds, e ben 4.200 attraverso gli Stati Uniti. Fino all’ultimo Jane ha saputo mantenere il sorriso e l’entusiasmo, dando speranza e forza a tanti malati come lei.

"La vita è come una tigre selvaggia: puoi soccombere e permetterle di affondare gli artigli sulla tua testa o decidere di salirle sulla schiena e cavalcarla"(proverbio indiano) 

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