Gli strani rimedi del dottor Sermon

Sermon, WilliamIl ritratto che vedete è quello di William Sermon, medico e inventore di pozioni, disegnato e inciso da William Sherwin nel 1671. Sermon è raffigurato in toga da dottore, all’età di 42 anni. Il medico inglese si era distinto per aver curato numerosi casi di peste a Bristol, nel 1666, e per aver trattato con successo il duca di Albemarle, George Monck, da un eccesso di liquidi, o idropisia, nel 1669. Il duca, riconoscente, provvide Sermon di un certificato, che, assieme ad una lettera del re Carlo II, gli garantì una laurea in medicina a Cambridge. Sermon si trasferì a Londra e divenne medico personale del re, dedicandosi anche alla pubblicazione di manuali medici su argomenti vari, dalla cura dell’idropisia alle pratiche ostetriche.
Un compendio, dal titolo ‘A Friend to the Sick, fu dato alle stampe nel 1673.  Nel volume, preceduto da esametri latini di P [Ayne] Fisher e da versi di elogio in inglese, scritti da vari amici, tra cui William Winstanley, Sermon dispensa consigli vari, con particolare attenzione alla cura di idropisia, scorbuto, e itterizia. Un raro esemplare, in ottime condizioni, di quest’opera, è riemerso dall’oblio in occasione dello sgombero di una soffitta in Derbyshire. In esso si trovano rimedi più o meno bizzarri: decotto di crescione e vino bianco per il mal di denti, mollica di pane fatto con cumino dei prati da applicare sull’orecchio dolorante, polvere di tabacco per sbiancare i denti (!), rondine carbonizzata nelle sue piume (sìc) e diluita in olio di ricino per curare le infezioni, e un più piacevole bicchierino di liquore per mandar via il mal di testa. Il nobile e onorevole dottor Sermon morì a casa sua, nella parrocchia di St. Bride, nell’inverno del 1679.  Il suo manuale, stimato sulle 500 sterline, sarà battuto all’asta da Charles Hanson Auctioneer, a Derby, il 24 ottobre.

4 thoughts on “Gli strani rimedi del dottor Sermon

  1. “accesso di idropisia” non mi piace.

    Idropisia è un sinonimo di edema, ovvero un gonfiore dovuto a siero.
    “accesso di edema” non mi pare significhi molto; ma se “accesso” fosse “ascesso”, allora sarebbe un unico storico e medico 😉

    L’ascesso è un gonfiore purulento.

    Insomma, il nostro avrebbe prima che curato, scoperto una patologia col disturbo bipolare 🙂

  2. Carissimo, grazie del tuo pronto intervento, mi sono – come dire – lost in translation. Infatti la frase doveva essere “eccesso di liquidi o idropisia”, invece mi sono persa un pezzo e ho digitato una “a”. Vabbè, provvedo a correggere, lasciamo la patologia bipolare alla categoria dei monstra di medievale memoria 🙂

  3. Stavo legegndom l’ultimo numero di Focus e ho trovato un articolo molto interessante sulle cefalee.Per me che ne soffro spesso c’è qualche speranza con le nuove cure di cui si parla: molecole innovative, elettrostimolazioni, ecc. Me lo auguro davvero perché minaccia davvero la qualità della vita

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