Je repart à zéro

towerbridge

Qualcuno ha detto che bisogna perdersi, per poi ritrovarsi.
L’avventura più grande è sicuramente il viaggio alla scoperta di noi stessi.
Chi siamo, dove vogliamo andare. A volte non necessitiamo di massimi sistemi, sono le piccole cose di ogni giorno a darci la misura del nostro essere nel mondo. Il ponte sul fiume avvolto dalla nebbia mattutina, l’ape ronzante sul ranuncolo giallo, la ragazzina sui pattini, che torna da scuola, un emulo di Elvis che fa cantare "Suspicious Minds" alle donne in carriera e alle commesse di Canary Wharf, la bambina che ti chiede di prenderla in braccio per guardare più lontano, quel velluto così verde e palpabile nel tuo quadro preferito, il ragazzo che distribuisce il Londonpaper all’angolo della posta e che ormai è un amico, il macchinista del treno che sorride dal finestrino, quest’estate angla che stenta ad arrivare, lo specchio strano che avevi visto due mesi fa al mercato di Greenwich, quando la tua vita e i tuoi progetti erano totalmente diversi, e che è ancora là, ad aspettarti. Così per 5 pound ti porti a casa un sogno che non vuole morire, una cosa che fa belle le tue nuove pareti e la tua anima.

6 thoughts on “Je repart à zéro

  1. questa foto è bellissima.
    Qui a Paris l’estate si fa sentire di tanto in tanto, poco alla volta, un tantinello al giorno: insomma, ci piglia per i fondelli.

    Nello specchio hai ritrovato sicuramente la tua immagine di quando ti ci eri specchiata due mesi fa, con un’altra espressione sognante… vero ? Uno specchio magico

    Ciao!
    ale

  2. … bisogna perdersi, per riuscire a ritrovare se stessi. La ricordo bene questa frase, per tanti motivi.
    Mi sono perso tante volte, anzi, il più delle volte mi perdo volontariamente, sono un maestro nell’arte di perdermi. Non so se sono ancora riuscito a ritrovarmi, non so se ci riuscirò mai. Però ho sempre avuto un dubbio: ma alla fine ho proprio tutta questa fretta e questa voglia di ritrovarmi?
    Aspetto invece con ansia il momento in cui potrebbero incrociarsi le nostre strade, magari sarà per un brevissimo istante, magari sarà “mai”, ma almeno l’ipotesi della possibilità preferisco lasciarmela 🙂

  3. E ben tornata….nuova casa, nuovo specchio, nuova te o meglio l’immagine dallo specchio è diversa, casa in collina, poco tempo, sa molto di love love, ma se non fosse così è bello lo stesso!!!!

  4. Love si, ma per me stessa. E come disse Oscar Wilde:
    “To love oneself is the beginning of a lifelong romance.”

  5. Bella foto, caspita! Mi ricorda di quando anche io sono passato dallo stesso punto in cui e’ stata scattata la foto, mi piace Londra, ha una magia che qui a Manchester non si trova… And just keep in your mind that, mirrors are not just to reflect an immagine but a life’s moment or a soul as well. Greetings. Andrew

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