Il salotto della principessa Anna

Le restrizioni da coronavirus hanno costretto i britannici a restare il più possibile a casa, da prima di Natale.
Vi ricordate com’era il vostro salotto in zona rossa o in isolamento?
Ecco, sembra che in questo, i membri della famiglia reale non siano tanto diversi dai comuni sudditi.
Magari la scelta dell’arredamento e del colore delle pareti tradisce l’appartenenza alla classe superiore, ma anche una principessa può avere il soggiorno in disordine.
In un post sui social media, condiviso online lo scorso fine settimana, la principessa Anna è ritratta nel soggiorno della sua proprietà a Gatcombe Park, con il marito, Timothy Laurence, intenta a guardare l’incontro di Rugby in tv.
Subito gli utenti social si sono scatenati, facendo notare il disordine e l’accumulo di libri e ninnoli nel principesco salotto.
Se lo scopo del tweet della principessa reale era quello di celebrare la vittoria della squadra scozzese (di cui lei è patrona) sull’Inghilterra nel torneo delle Sei Nazioni, il risultato le è decisamente sfuggito di mano.
I minimalisti, sussultando per il disordine, hanno invocato un intervento radicale alla Marie Kondo;
quelli più attenti ai dettagli, hanno notato un cuscino di gomma piuma extra large, su cui la principessa sedeva per ovviare alla scomoda rigidità elegante del divano chintz.
Per finire, i tabloids inglesi si sono lanciati in manuali spiccioli di arredamento e anche quiz, per capire a che classe corrisponda il proprio salotto.
Quello della principessa coinciderebbe con un certo tipo di interior design delle classi superiori: una stanza accogliente, arredata con mobili di mogano e poltrone tradizionali di ottima fattura, piena di roba (libri accatastati sopra altri libri, su cui pencolano foto e statuette), in cui si intravede una cuccia, a fianco della televisione (quindi il salotto, in certe giornate invernali, sarà pervaso dall’odore di cane bagnato e ci saranno macchie di fango sul tappeto). Ma se siete una principessa chiaramente non vi importerà di riordinare e tantomeno vi interesserà cosa pensano gli altri del vostro arredamento.