I giorni si rincorrono uno dietro l’altro, così uguali e così diversi, e cambiano la luce e il sapore alla mia vita.
E’ una rivoluzione lenta, inesorabile, gentile e crudele al tempo stesso.
Una parte di me che se ne va per sempre, rinnovandosi come l’araba fenice, la mente occupata da mille pensieri, che guizzano nervosi come pesci in un acquario, accompagnati da note che scandiscono fermate di metropolitana, rintocchi di orologi alle stazioni, sensazioni fugaci che non riesco a trattenere. La musica, da sempre, è linfa vitale delle mie giornate, colonna sonora dei miei ricordi.
E questo è stato un weekend all’insegna di vecchie e nuove energie, in una Camden che tra modernità e tradizione, sa anch’essa rinascere dalle sue ceneri.
Venerdì sera The CULT al Forum, un cinemino Art Deco, dai fasti imperiali di cartapesta dorata, riconvertito a sala concerti. Sono passati tanti anni, ma la grinta resta. E resisto anch’io, il che non guasta. E in una domenica pigra di pioggerellina che viene giù, trovo anche l’entusiasmo e le energie per raggiungere il nord della città e infilarmi in un famoso pub di Camden, per un’ora di musica dal vivo. The People’s Revolutionary Choir, un nome altisonante per una band di giovanissimi, suoni acerbi e sonorità accertate. Mi diletto a scattare foto e a saltellare, tra amplificatori al massimo ed entusiasmo da ragazzini, un pubblico variegato e la metro subito fuori, pronta ad inghiottire ciò che resta del finesettimana.
Capisco la sensazione, come quando al Crypt si esibiscono giovani, allampanati, dal volto efebico e voci potenti, ragazzine tutte in tiro che scimmiottano PJ Harvy o Juliette Lewis…a volte saltello, a volte li guardo e basta…forse sono stanca
Si, ma a volte cosa resta di un fine settimana? Ci sono molte volte in cui una risposta non si riesce a tovarla…
DOmani vado a comprare un laser pointer verde, mi sono stancato della solita lucina rossa per evidenziare i particolari delle diapositive che talvolta presento.
Un bacione.
Try (un po’ farneticante)
moyus, ti propongo il tema del prossimo post: perche’ il finesettimana angluo e’ cosi’ diverso da quello italidiota. grandi temi.
belle immagini dei PRC, dallo stesso concerto, al seguente indirizzo:
http://fabiocalling.blogspot.com/2008/02/reversing-history.html#comments
moiozzola, s’e’ sentito il terremoto a londra?
Ehi, grazie per il link! Bello come hai raccontato e fotografato due giorni senza narrarli davvero ma facendone percepire il senso. Vorrei riuscire a fare qualcosa di simile un giorno.
io non ho sentito niente… mawiapi non e’ che era la tua flatmate trombante nella camera affianco… avvolte so’ ruomorose, so’!
richietto, non sono stata solo io, vai alla home page della bbc. e’ il terremoto piu’ puttente degli ultimi 25 anni
Si, si, trematti anch’io, con la sedia e tutto, ma nessuno si e’ preoccupato di credermi, fino a stamattina quando le news erano sulla BBC.
Io niente sentii, ma quando fù???? perchè mi sono svegliata con le costole doloranti…o è stato il fantasama o il terremoto…o forse io ho le allucinazioni/premonizioni, ma pensavo qualche giorno fa ai terremoti, domandandomi se qui avvenissero…meglio che mi faccia gli zzi miei mi sa!
Ciao ragazzi!! Come state?? Un abbraccio dalla Sicilia.