Quello che adoro di Londra è la capacità di stupirmi al di là dei facili luoghi comuni e dei panorami da guida turistica. Bisogna saper guardare con attenzione, pronti a perdersi in un reticolo di strade, ma le sorprese sono ad ogni angolo. Il Bonnington Cafe è un ristorante vegetariano, gestito da volontari. Ci si respira un’atmosfera rilassata, un pò bohemienne. C’è un menu fisso che cambia ogni sera,una scelta di piatti gustosi per prezzi molto accessibili. Il vino o la birra, però, ve li dovete portare da casa. Al Bonnington si cena a lume di candela e ogni due settimane circa c’è una jam session, con amici, musicisti o avventori da ogni dove che si alternano al piano, alla voce e alla chitarra. Le sale risuonano di note, risa e parole in francese, inglese, spagnolo, portoghese, italiano e, dopo poco, sembra di essere in una casa dal sapore continentale, magari al compleanno di qualcuno. Questo è il senso di comunità che ha ispirato la nascita del locale nei lontani anni ’80, quando gli squatters sentivano il bisogno di un punto di riferimento a buon mercato. Il fatto che dopo oltre vent’anni il locale sia ancora gestito da un gruppo di volontari e che sia sopravvissuto alle logiche consumiste di una città che cambia febbrilmente dall’oggi al domani, rende la visita un’esperienza diversa e fuori dai soliti schemi. Ricordatevi di prenotare, i tavoli sono limitati. L’apribottiglia vi sarà messo a disposizione gratuitamente.
The Bonnington Cafe – Vauxhall Grove SW8 1TD
ah, quanto mi manca Londra.
soprattutto quando leggo certi post.
Forse mi toccherà di nuovo andare a Liverpool, in un arco di 72 ore tra settembre e novembre. Vedrò di passarci, al Bonnington Cafe. Magari sarò anche fortunato e magari ci sarà un black out, di quelli che ti riportano improvvisamente ai lumi di candele dell’ottocento…
Come va? Un abbraccio.
Try
moyus, ma tu, che mi stai combinando?
Ciao….hehehe ormai sei angla….
grazie del commento…anch’io ho un po’ tralasciato il blog….la nuova vita che intraprenderò a breve con la mia sposa mi assorbe più di quanto potessi immaginare…. la mia fortuna è aver trovato una donna di una forza enorme(di cui nemmeno lei se ne accorge) che mi sprona e mi direziona…. non come una balia…una mamma…, ma come una moglie che avvisa, informa il proprio compagno che, se evita di far cazzate è meglio. Beh cara Moya…. un abbraccio…GMRTL (give my regards to London)
Ecco, infatti, perche’ una volta io sono andato senza prenotare ed e’ come andare a una festa senza essere stato invitato. Stessa accoglienza. Il fisarmonicista francese ogni tanto smarrona un po’, ma il cibo e’ discretamente buono. Dipende dalle sere, ti puo’ andare benissimo oppure malissimo. Io una volta ci portai una persona in pieno inverno e poi decisi di dichiararmi a lei nella vietta buia che fai per tornare alla metro di Vauxhall. Dato che non ando’ come speravo, mi e’ venuta una certa antipatia per il posto e ci sono tornato solo dopo 4 anni.
Com’e’ stata la cavanza romana?
E la vacanza?