La City di Londra è costellata di molti giardini e spazi aperti di interesse storico e naturale. Alcuni di questi giardini sono stati, in tempi antichi, parte di edifici ecclesiastici e secolari, come ad esempio le Halls delle Livery Companies. Il giardino della Hall della gilda dei Barbieri e Chirurghi si ispira ad uno precedente, creato dall’erborista John Gerrard nel XVII secolo. Alla fine del XIX secolo, molti cimiteri in disuso sono stati aperti al pubblico, ed oggi rappresentano un terzo di tutti gli spazi aperti della città. A seguito della Seconda Guerra Mondiale, altri giardini furono costruiti tra le rovine ed i siti bombardati, come Cleary Gardens e Christchurch Greyfriars. Sconosciuti alla maggior parte delle persone, esistono anche molti cortili nascosti, ornati di alberi protetti, come il Platano, il Frassino ed il Tiglio. L’autunno può essere davvero piacevole nello Square Mile, grazie al calore ed ai colori di piante autoctone e straniere. Ce ne sono di oltre 140 specie diverse. Molti di questi giardini non rappresentano solo un’oasi di tranquillità e bellezza, ma sono anche in grado di supportare la fauna selvatica. Uno degli spettacoli più sorprendenti è l’acero giapponese nel cortile della chiesa di St Vedast alias Foster. È possibile accedere a questo tranquillo, piccolo giardino attraverso un vicolo, posto sul lato della chiesa. Vi si possono ammirare non solo piante, ma anche alcuni pezzi di storia inseriti nei muri perimetrali: una porzione di mosaico romano, trovato nel 1880, durante la demolizione di San Matthew Friday Street ed una tavoletta del IX secolo a.C. proveniente da una Ziggurat dell’Iraq e donata dall’archeologo Sir Max Mallowan (il marito di Agatha Christie) al rettore della chiesa, Edward Mortlock. Questo giardino è stato anche il vincitore del premio d’argento nell’ultimo concorso City in Bloom, organizzata da Friends of City Gardens e supportata da City Gardens e City of London Corporation. Più lontano, ma sempre a due passi dalla Cattedrale di St Paul’s, la corte appartata in Wardrobe Place, è tutta gialla e oro. Le case risalgono principalmente alla prima metà del XVIII secolo ed il nome di questo spazio appartato è un ricordo del King’s Wardrobe, che si trovava qui fino al Grande Incendio di Londra. Non più ricostruito, il giardino originale fu adibito a cortile e oggi conserva un vetusto platano. Introdotto nel XVII secolo da John Tradescant, questa specie si è rivelata molto resistente all’inquinamento ed è stata piantata praticamente ovunque a Londra, durante la rivoluzione industriale, tanto che i platani sono comunemente noti come The London Tree.
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Fish Harvest Festival
Nel folklore inglese, feste e cerimonie di ringraziamento per il raccolto andato a buon fine, si celebrano fin dai tempi pagani. L’Harvest Festival, divenuto una festa cristiana, si svolge tradizionalmente nella domenica di luna piena più vicina all’equinozio d’autunno. Di solito le celebrazioni, oltre a prevedere inni e preghiere, includono meravigliose composizioni di frutta e cibo. A Londra, nella chiesa di St-Mary-at-Hill, il Festival del Ringraziamento, celebra la raccolta dei frutti del mare ed il lavoro di facchini e pescivendoli del mercato di Billingsgate, che fu al centro del commercio del pesce per secoli. Il mercato, dal 1982, si è trasferito in una struttura più moderna e funzionale, ad Isle of Dogs, vicino Canary Wharf, mentre la vecchia sede è stata trasformata in un centro per conferenze, mostre e congressi. Ogni anno, però, la seconda domenica di ottobre, i facchini ed i pescivendoli tornano a St-Mary-at-Hill per celebrare il tradizionale “Harvest of the Sea”. E’ uno spettacolo unico: l’atrio della bella chiesa, progettata da Sir Christopher Wren, viene decorato con reti da pesca, conchiglie ed un quantitativo spettacolare di pesci e frutti di mare, freschissimi e sistemati ad arte su un letto di ghiaccio. La composizione resta in mostra per tutta la durata del servizio, in cui alle preghiere della congregazione, si mescolano poesie, musiche tradizionali dedicate alla pesca, ed effluvi di salsedine. Alla fine della festa, il pesce viene raccolto e donato al Queen Victoria Seamen Rest, un’istituzione benefica che offre alloggio ad ex marinai mercantili, membri della Royal Navy e uomini senza fissa dimora di diversa estrazione sociale.