Il film di San Valentino 2012

accadde una notte di Frank Capra

Per restare in tema di baffetti impomatati e tirabaci del post precedente, oggi, San Valentino, la tradizione di proiettare un classico del cinema sulla flytower del  National Theatre sarà rispettata, a dispetto del clima, e la scelta quest’anno è caduta sulla commedia romantica ‘Accadde una notte‘ (1934), di Frank Capra, con Clark Gable e Claudette Colbert. Il National Theatre consiglia ai partecipanti di portare una coperta e qualcosa di morbido su cui sedere (il cemento gelato non è proprio il massimo). Lo show è all’aperto ed è gratuito, e si vede meglio dal secondo piano della Baylis Terrace. Il bar vicino alla terrazza sarà aperto e servirà prosecco, cioccolata e dolcetti turchi. Il film, vincitore di cinque premi oscar, narra le vicende in chiave ironica di  Ellie Andrews (Claudette Colbert), una viziata ereditiera in fuga, costretta a toccare con mano le miserie della Depressione in un rocambolesco viaggio in pullman e finalmente vittima del fascino burbero del giornalista Peter Warne (Clark Gable).

Love post

love films

In una giornata come questa, in cui, noncuranti della crisi che mina il portafoglio, centinaia di Londinesi si apprestano a regalarsi fiori, biglietti o cioccolatini e a dichiararsi in ristoranti a menù fisso, alla tremula luce di una candela, mentre l’altra metà si rifugerà al pub o a casa di amici o sul divano con del ‘comfort food’, mi viene in mente un recente studio dell’università Heriot Watt di Edimburgo. Secondo la ricerca, alcuni film romantici hanno il potere di rovinare la nostra vita affettiva, perché porrebbero delle aspettative del tutto irreali su quello che bisogna aspettarci da un incontro o da un rapporto di coppia. Insomma, vedere certi film, indurrebbe a pensare che l’amore sia un segno del destino, che un partner debba sempre capirci al volo, senza bisogno di comunicare, e che il sesso nella coppia debba essere  sempre perfetto. Kimberly Johnson, una delle ricercatrici che hanno lavorato al progetto, ha asserito che alcuni film romantici, da un lato catturano l’eccitazione e la magia delle relazioni sentimentali appena iniziate, dall’altro suggeriscono erroneamente che la fiducia e l’impegno esistano dal momento in cui due persone si incontrano, mentre normalmente queste sono qualità che si sviluppano con il tempo.
Ci sono tre film che sicuramente hanno contribuito a rovinarmi il cervello: Casablanca, Brief Encounter e Dangerous Moonlight. Nelle prime due pellicole si parla di grandi passioni, destinate ad interrompersi bruscamente, mentre la terza farebbe venire i capelli dritti in testa ai ricercatori di Edimburgo. Infatti, i protagonisti di Dangerous Moonlight, non solo si innamorano a prima vista e si baciano dopo essersi parlati per meno di 10 minuti, ma oltretutto decidono di divenire marito e moglie al secondo incontro (cioè senza sapere nulla l’uno dell’altra, a parte nome e professione). E però sono dei film che adoro, e che mi emozionano sempre. Francamente, pur sapendo che la vita di tutti i giorni non è una passeggiata, ritengo che un pò di irrealistiche illusioni ogni tanto facciano anche bene.
E poi, non si dice anche ‘perdere la testa per amore’?

The Valentine Post

brief encounter
Londra è piena di stazioni.
Ce ne sono davvero a bizzeffe, per la maggior parte vittoriane, con le strutture in vetro, acciaio e solidi mattoni, come quelle ferroviarie, da Crystal Palace a Charing Cross, da Victoria a Euston, passando per St. Pancras. Quelle della Tube, invece, sono gioiellini Decò con le maioliche rosse e verdi, oppure moderne, moderniste e postmoderne, come quella di Tottenham, con i mosaici di Eduardo Paolozzi, o quella avveniristica di Canary Wharf. Le stazioni sono punti di incontro, nevralgici, e migliaia di persone le percorrono in lungo e in largo ogni giorno. Le stazioni sono luogo privilegiato per gli arrivederci e anche per gli addii. La folla senza volto scorre come onde sul mare, ignara e indifferente alle lacrime, ai sorrisi, ai baci. Ognuno porta con sé la sua valigia, le proprie storie. 
Tra le migliaia di film romantici elencati e propinati in questi giorni, ce n’è uno che è la quintessenza del cinema britannico, e, oltre alla passione, ha per protagonista una stazione ferroviaria. Il caso volle anche che, a dispetto dei raid nazisti del 1944, la pellicola venisse girata nella settimana di San Valentino.
Originariamente concepito da Noel Coward per il teatro con il titolo di "Still Life", "Brief Encounter" fu riscritto e diretto da David Lean, con la partecipazione di Celia Johnson e Trevor Howard nel ruolo dei due amanti. Il celebre film, nel suo iconico bianco e nero e l’inglese di altri tempi, narra la love story impossibile tra un uomo e una donna, entrambi sposati ad altri, che, per caso, si incontrano nel caffè di uno snodo ferroviario e decidono di rivedersi là ogni giovedì. La produzione di "Brief Encounter" avrebbe dovuto iniziare le riprese in una stazione londinese, ma i bombardamenti rendevano l’impresa assai pericolosa. Il Ministero della Guerra suggerì dunque, come alternativa sicura, la stazione di Carnforth, nella zona del Lake District, sulla linea che va da Euston a Glasgow.
Carnforth era sufficientemente distante da Londra e al riparo da eventuali attacchi, anche a dispetto delle luci di scena che fendevano l’oscurità.
"Brief Encounter" venne girato a Carnforth tra il 3 e il 16 febbraio 1945, nella tarda serata, quando l’ultimo treno locale aveva lasciato la stazione. Si girava di notte, fino alle prime luci dell’alba, o meglio, fino all’arrivo dei primi convogli mattutini.
Nel 2003, Carnforth, dopo decenni di abbandono, grazie ad uno stanziamento di un milione e mezzo di sterline, è stata accuratamente restaurata e oggi i visitatori possono sedersi ad un tavolo dell’indimenticabile Refreshment Room immortalata da David Lean e sorseggiare un romantico tè, in attesa di un breve incontro.