A Londra, Mr. Darcy porta neve e ghiaccio

Mr Darcy e Storm DarcyAvevo sempre pensato a Darcy come al prototipo di ricco gentiluomo inglese.
Ora, invece dell’affascinante, romantico eroe del romanzo di Jane Austen, Darcy è il nome dell’ennesima tempesta che sta flagellando il Regno Unito e che ha imbiancato Londra nelle ultime 48 ore.
E’ risaputo che la maggior parte delle tempeste si verifica all’inizio dell’anno, durante i mesi invernali. L’anno scorso, la tempesta Ciara mi aveva impedito di rientrare a Londra, a causa di venti molto forti che avevano flagellato l’Europa del Nord.
Quest’anno una coltre di bianco ha reso tutto un po’ incantato e ci ha distratto dalla solita routine dell’isolamento. I londinesi, si sa, non sono abituati alle nevicate come capitano in altre parti dell’Inghilterra, quindi, anche uno o due centimetri, bastano ad esaltare gli animi. E’ sufficiente dare un’occhiata ai social per constatare il fioccare di post sulla neve.

Tornando al nostro Darcy, ma perché questo nome?
Per gestire le tempeste, i servizi meteorologici del Regno Unito e dell’Irlanda emettono avvisi per ogni fenomeno avverso che dovrebbe colpire il paese. 
Questi avvertimenti sono accompagnati da nomi, alternando maschili e femminili, una pratica avviata più di sei anni fa.
La stagione delle tempeste inizia a settembre di ogni anno e ogni 12 mesi viene redatto un nuovo elenco di nomi, che nel 2021 sono:

Aiden, Bella, Christoph, Darcy, Evert, Fleur, Gavin, Heulwen, Iain, Julia, Klaas, Lilah, Minne, Naia, Oscar, Phoebe, Ravi, Saidhbhín, Tobias, Veronica e Wilson.

Se una tempesta arriva sulle coste del Regno Unito dagli Stati Uniti, il Met Office continua a utilizzare il nome assegnatogli dal servizio meteorologico nazionale americano, per evitare confusioni.
Di solito, il Met Office, la sua controparte irlandese Met Éireann ed il servizio di previsioni meteorologiche olandese KNMI, scelgono i nomi delle tempeste chiedendo ai membri del pubblico di inviare suggerimenti. Chissà, magari qualche romanticone/a avrà sicuramente indicato il signor Darcy, dato che questa è la settimana di San Valentino.

Jane Austen, nel bicentenario della morte

Jane Austen 1810

Jane Austen, ritratta da Cassandra Austen – penna e acquerello, 1810 ca. ©National Portrait Gallery

Duecento anni fa, dopo una lunga e dolorosa malattia (si dibatte ancora oggi se fu tubercolosi o cancro), moriva Jane Austen. Ci si chiede spesso quanti altri romanzi avrebbe potuto scrivere questa prolifica autrice, se la sua vita non fosse stata spezzata così precocemente. Il suo primo libro fu pubblicato nel 1811, in forma anonima. Si intitolava: ‘Sense and Sensibility. By A Lady’. Non fu un grandissimo successo, solo 500 copie vendute. I contemporanei, nonostante le trame avvincenti, dal finale sempre positivo, e un rutilante mondo romantico, costellato di carrozze, mussola e seta, non sembravano molto attratti dall’ironia e dal cinismo gentile della scrittrice. Nei pochi anni che seguirono, videro la luce altri cinque romanzi. Jane non fece in tempo ad assaporare alcun successo, e si spense nel 1817, a 41 anni. Aveva guadagnato solo 600 sterline (meno di 20.000 sterline odierne) dai suoi libri, che presto caddero nell’oblio. L’autrice fu rivalutata solo alla fine del XIX secolo, quando uscì la sua prima biografia, scritta dal nipote James Edward Austen-Leigh. Il pubblico rimase affascinato da una vita tanto esemplare e, apparentemente placida, e poi si tuffò nella lettura dei suoi romanzi, che, ancora oggi, riscuotono un vivo successo. Milioni di persone comprano i libri della Austen, che sono stati tradotti in oltre 30 lingue diverse. Inoltre, cinema e TV fanno a gara per trasporre le trame in nuove pellicole e serie a puntate. E’ certo rimasto impresso nell’immaginario collettivo, soprattutto femminile, il Signor Darcy interpretato dall’attore Colin Firth, nella fortunata versione di ‘Orgoglio e Pregiudizio’, realizzata dalla BBC, nel 1995. Eppure, dalla ricerca condotta da un gruppo di studiosi, guidati dal professor John Sutherland, del University College di Londra, sembra che il personaggio di Fitzwilliam Darcy dovesse apparire ben diverso, specialmente ai tempi di Jane Austen.

Mr Darcy

Il vero Signor Darcy
© UKTV/Nick Hardcastle/PA

Gli studiosi, tenendo presente sia le mode del tempo, sia le relazioni della Austen con uomini che avrebbero potuto ispirare i suoi personaggi, hanno delineato il profilo di un gentiluomo pallido, dalla bocca sottile, le spalle non molto larghe e un po’ spioventi, ed i capelli imbiancati di cipria. Niente a che vedere con il Darcy moderno, muscoloso, aitante ed abbronzato. Nei primi anni dell’Ottocento, gli unici muscoli da esibire consentiti ai giovanotti, erano quelli di gambe e polpacci, torniti da equitazione e scherma. Niente abbronzatura, considerata volgare e attributo di classi subalterne e plebee. Meglio piuttosto una carnagione giovanile, bianca e liscia, un volto austero dal mento a punta e dalla bocca piccola, e una capigliatura ordinata, variamente imbiancata, com’era di moda fra i nobili.

Jane Austen £10

La nuova banconota da £10

Sempre in occasione del bicentenario della morte dell’autrice, è stata presentata a Winchester la nuova banconota da 10 sterline, che porterà la sua effigie. Dopo la Regina ed Elizabeth Fry, un’altra grande protagonista dell’Inghilterra Regency, Jane Austen è la terza donna scelta per apparire su una banconota. Oltre al ritratto, i 10 pound riportano anche una citazione, tratta da ‘Orgoglio e pregiudizio’: “I declare after all there is no enjoyment like reading!” (Dopo tutto, devo dire che non c’è svago migliore della lettura).
A parte animalisti e vegetariani, oltraggiati dal nuovo materiale con cui sono fatte le banconote – una plastica contenente piccole quantità di grasso animale –  i fan di Jane Austen hanno subito fatto notare che, la frase scelta è quella pronunciata dall’antipatico personaggio di Caroline Bingley (un’antagonista minore del romanzo, che, nei suoi modi ostili di criticare tutto e tutti, finirà per evidenziare le qualità positive dell’eroina, Elizabeth Bennet). Come se non bastasse, il volto di Jane, ispirato al ritratto postumo, realizzato dal nipote, sulla base di quello, più famoso, dipinto dalla sorella di lei, Cassandra, è stata ‘migliorata’, smussando certe spigolosità del viso e donando all’autrice un’aria più serena.
Controversie a parte, la nuova banconota da 10 sterline, già prodotta in centinaia di milioni di esemplari, entrerà in circolazione ad ottobre, rimpiazzando quella cartacea, con l’effigie di Charles Darwin, che non sarà più valida a partire dai primi mesi del 2018.