
Ogni fine è un inizio




La sala era molto confortevole, piena di carattere e atmosfera, risuonante di bisbiglianti ed educate voci orientali, la musica non troppo alta, un’idioma sconosciuto, il vino, la speranza di rivedersi, un giorno.
Ma senza tristezza.

Tutto è iniziato stamattina alla stazione di SE4, con la stupida macchinetta che mi poteva fare il return ticket per tutte le destinazioni londinesi, tranne che per il posto dove dovevo andare io, così ho dovuto battere la tecnologia e comprare un biglietto per la fermata prima. La stazione del Palazzo di Cristallo, se non ci siete mai capitati, è strana assai, specie a mezzogiorno di un lunedì di febbraio.


Come in un terribile déjà vu, la nebbia è tornata, bella e spietata, e vi scrivo con un pò di desperation. Il mio volo delle 19.05 era previsto per le 23.30… Arrivata all’aeroporto ho trovato l’INFERNO! Il volo era stato cancellato (assieme a molti altri) e c’erano file chilometriche e inutili al ticket desk. L’opzione era restare nella terra di nessuno rischiando di farci nottata e di non partire più o avvalersi dei mezzi della tecnica per prenotare un posto. Dall’Internet Point, che mi si è mangiato svariati pounds, non è stato possibile, ma almeno ho scoperto che non c’erano posti fino al 26, nemmeno in prima classe, nemmeno su altri voli da altri aeroporti. Triste e sconsolata, mi sono rifatta il viaggio all’indietro verso casa e via telefono/internet in combinazione, sono riuscita a ottenere un posto su un volo di Santo Stefano. Devo però ritelefonare per conferma, non si sa mai, non mi fido.
Natale in SE4, dunque, da passare nel quartierino assieme agli amici, facendo buon viso a cattivo gioco. Sarà sicuramente un’esperienza e, chissà, molto probabilmente, il primo di una imprecisata serie di natali in terra angla, perché, a questo punto, ne ho piene le balle di stressarmi ulteriormente e restare a terra.
Bah humbug

Oggi pomeriggio, nel caffè vuoto che sembrava un salotto, con l’orologio antico, le luci alle finestre e fuori il buio da paese nordico, si parlava del più e del meno, di arte e di vita, ma anche di cose futili, come le chiavi di ricerca del blog. E’ incredibile scoprire quali strade inattese portino i naviganti alle nostre pagine, cercando, a volte, parole che non abbiamo mai considerato o frasi che non abbiamo mai scritto. Ecco una sintetica lista di quelle che ho trovato per SE4 nei mesi di novembre e dicembre 2007:
animali: tour della lumachina, cripta del canarino, coniglio gigante
esperti: fuliggine sulla schefflera, gaslight di dickinson t., incidente marc almond, que significa vicar in a tutu
idee vaghe: la canzone che fa: e guardo il mondo da un oblò, quadri di jaques revoir
imprecisioni: londra guerrieri di pietra, la casa dei suicidi a londra indirizzo, museum figure cerume
internazionali: los simpsons, die simpsons
manualistica: come si veste una mamma alla laurea della figlia, frasi di augurio ad un cinquantenne
mispelled:storia pullman duble dacker, en y soi qui mal y pens, da napoli arrivo aeroporto stend street
natale: jingle bells in italiano preso dagli inglesi, come gli inglesi chiamano il presepe
occasioni: pizze da pittore francese vendita, riciclo chewing gum, occasioni di pappagalli parlanti in vendita
e come sempre…: chlamydia gola, dalì nudo, uomo nudo