Inaugurata a Londra la New Tate Modern

Questo slideshow richiede JavaScript.


Venerdì pomeriggio sono stata alla Tate Modern per l’inaugurazione della Switch House, il nuovissimo edificio che si aggiunge al corpo principale di quella che era la Bankside Power Station. La Switch House è stata progettata dagli stessi architetti che avevano ristrutturato la vecchia centrale: Herzog & de Meuron. L’estensione consta di 10 piani, e, i primi due, già esistenti (si tratta dei locali delle vecchie cisterne d’olio, che erano stati inaugurati anni fa), oltre ad un ponte interno, la collegano alla struttura esistente. L’edificio è alto 65 metri ed è rivestito da mattoni, per amalgamarsi alla muratura della ex Power Station, costruita negli anni Trenta. La Turbine Hall, nonostante l’estensione, continua a rimanere l’elemento centrale della nuova Tate Modern, raccordando la Boiler House e la Switch House. L’estensione, che ha una superficie sfaccettata, sottolineata da feritoie e movimentata dall’uso di mattoni, ricorda una moderna ziggurat. La Switch House è un edificio dove ammirare opere d’arte, assistere a performances, incontrare gente, imparare. Ci sono sale dedicate a sculture contemporanee, fotografie, installazioni, le produzioni inconsce dj Rebecca Horn, le aracnidi di Louise Bourgeois, l’arte povera di Marina Merz. I volumi si espandono e si contraggono, e le scale, curvando e zigzagando, arrivano fino al decimo piano, dove una terrazza panoramica offre nuovi scorci della città e tramonti carichi di nubi. Persino la stazione della metropolitana di Southwark ha ricevuto un restyling. I tondi iconici con il nome della stazione, sono stati infatti ridipinti da Michael Graig-Martin.

 

Al Parlamento di Londra, un’opera celebra le suffragette

wp-1466062038658.jpegVarcare la soglia del Parlamento dà sempre un po’ di emozione, e ieri l’ho fatto per visitare un’opera luminosa dell’artista Mary Branson, dal titolo: “New Dawn”.
La scultura è composta da elementi luminosi, dei rotoli di vetro soffiato (riferimento agli atti conservati negli archivi parlamentari) montati su saracinesche (emblema del Parlamento). Questi, combinati assieme, formano 168 simboli di Venere, e rappresentano le donne che combatterono per il diritto al voto. La scultura cambia colore e le diverse tonalità servono a riflettere le varie organizzazioni coinvolte nella campagna, dalle suffragette del WSPU e della National Union a quelle della Freedom League. Il titolo dell’opera, invece, è desunto dal linguaggio politico delle suffragette, che vedevano nel voto alle donne l’alba di un nuovo giorno.
“New Dawn” è installata nell’ala più antica del Palazzo, la Westminter Hall, proprio sopra l’ingresso della St Stephen’s Hall, luogo che vide numerose riunioni e proteste. È il primo pezzo di arte astratta contemporanea ad entrare nella collezione permanente del Parlamento.
Inaugurata il 7 giugno scorso, ricorrenza dei 150 anni dalla campagna per il voto alle donne, “New Dawn” può essere ammirata gratuitamente prenotandosi qui. Le visite sono disponibili dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 17:30, fino al 1 settembre, e bisogna munirsi di un documento di identità.