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Hot Cross Buns: i panini dolci del Venerdì Santo

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Gli Hot Cross Buns sono dei panini dolci e speziati, segnati da una croce, che vengono tradizionalmente consumati il Venerdì Santo. Le origini di questo dolce sono molto antiche. La marcatura a forma di croce dei pani risalirebbe al mondo classico, quando, sia in Grecia che nell’Impero Romano, le forme contrassegnate in questo modo, consentivano ai commensali di dividere facilmente le pagnotte in quattro pezzi. Tuttavia, l’hot cross bun pasquale è più probabilmente nato in epoca medievale, quando in Inghilterra, in giorni di particolare significato liturgico, tra cui il Venerdì Santo, panini o torte venivano distribuiti ai fedeli, soprattutto a quelli più bisognosi. Mentre gli hot cross buns si trovano al supermercato tutto l’anno, l’antica tradizione rivive a Pasqua, nel cuore della City. La mattina del Venerdì Santo, una piccola moltitudine si riunisce intorno ad una tomba orizzontale, nel sagrato della chiesa di San Bartholomew the Great, la più antica parrocchiale di Londra, risalente agli inizi del XII secolo e miracolosamente sopravvissuta fino ai nostri giorni. L’occasione per questo convegno, si deve all’antica usanza di distribuire hot cross buns e sei pence d’argento alle povere vedove della parrocchia. Nel 1887, l’editore legale Joshua Butterworth creò un’istituzione senza fini di lucro, The Butterworth Charity, per garantire il futuro di questa cerimonia stabilendo, per il Venerdì Santo di ogni anno, la distribuzione del denaro (circa 20 pence odierni) a ventuno vedove povere, e spendere il resto dei dividendi in panini dolci da dare ai bambini della parrocchia. Questa mattina, nuvolosa ma non fredda,  riuniti nel sagrato, abbiamo assistito ad una piccola processione, che includeva i prelati ed i coristi della chiesa. Dopo gli inni, le preghiere, il sermone, e la donazione di 20 pence all’unica vedova presente, si è giunti alla tanto attesa distribuzione degli hot cross buns. Tre ceste di panini, che erano stati tagliati in due ed imburrati su ambo i lati, sono state fatte circolare tra gli astanti e divorate con gusto sia dal clero che dai fedeli.IMG_20150403_173502

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Sky Garden: un giardino pensile nel cielo di Londra

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20 Fenchurch Street è un grattacielo commerciale nel cuore della City, alto 160 m e soprannominato il Walkie-Talkie, per la sua forma particolare, che si gonfia verso l’alto, risparmiando sui costi del terreno edificabile.
L’edificio, era salito alla ribalta delle cronache un paio di anni fa, a causa dell’insolita rifrazione delle sue vetrate concave, talmente potente da sciogliere le automobili parcheggiate nelle vicinanze!
Progettato dall’architetto uruguayano Rafael Viñoly, il Walkie Talkie torreggia sullo Square Mile con tutta l’imponenza dei suoi 34 piani. A dicembre, con l’inaugurazione dello Sky Garden, si è arrivati a 38.  Definito il più alto parco pubblico del Regno Unito, lo spazio è, in realtà proprietà privata (appartiene infatti alle società Land Securities e Canary Wharf Group), ed è gestito da Rhubarb, una ditta di  eventi e ristorazione. Tuttavia, i comuni mortali, come me, hanno diritto all’accesso gratuito, mediante comoda prenotazione online (bisogna registrarsi in largo anticipo e presentarsi muniti di documento di identità, per ragioni di sicurezza).

Così, ieri mattina, con il mio e-ticket e il passaporto, ho attraversato il London Bridge e infilato Philpot Lane, per recarmi all’ingresso di 20 Fenchurch Street. Passati i controlli e grazie ad un ascensore velocissimo, decorato in fine marmo traslucido, sono arrivata in un baleno allo Sky Garden. Il primo impatto è stato emozionante. Sicuramente, l’aver beneficiato di una bella (seppur fredda) giornata di sole, ha reso la visita ancora più spettacolare. Mediante uno spazio vetrato di 3000 metri quadrati, lo Sky Garden offre ai visitatori un panorama di Londra praticamente ininterrotto, a 360 gradi: a sud lo Shard, a ovest la City e Westminster, a nord, altri famosi grattacieli, come il Cheesegrater e il Gherkin, e ad est Canary Wharf e la Torre di Londra. Il bel giardino sub-tropicale, con piante grasse, sterlizie, lavanda, rosmarino e piccoli alberi, è opera dello studio di architetti paesaggisti Gillespies. La realizzazione di un giardino pensile aperto al pubblico, è stata la condizione essenziale per l’approvazione del progetto, assieme alla richiesta di non ostruire o sottrarre la vista della Cattedrale di St Paul’s da un certo numero di luoghi di Londra.
Ho fatto tante foto (come era prevedibile) e girovagato tra la vegetazione. Ho anche ammirato i coraggiosissimi addetti alle pulizie, che lavavano i vetri ad altezze vertiginose, Per finire, mi sono ristorata allo Sky Pod, il bar sulla piazza pavimentata (lo Sky Garden include caffetteria, brasserie e ristorante, su tre livelli). L’esperienza è stata così piacevole, che, mentre sorseggiavo il mio tè e usufruivo del wifi gratuito, ho prenotato un’altra visita (stavolta di pomeriggio), all’indirizzo:
https://skygardentickets.com/

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Boar’s Head ceremony a Londra

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Ieri ho avuto occasione di partecipare ad una delle numerose, antiche e particolari cerimonie che ogni anno si svolgono nel cuore della City di Londra. La Boar’s Head Ceremony è una processione che vede i rappresentanti della Corporazione dei Macellai, vestiti nella livrea blu, tipica della gilda, lasciare la loro sede in Bartholomew Close e raggiungere Mansion House per recare in dono al Lord Sindaco della City una testa di cinghiale. Il dono singolare, che consisteva in un vero esemplare fino al 1968, per ragioni di igiene e sicurezza, si è trasformato in simbolico e colorato omaggio di cartapesta.

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L’eccentrica cerimonia, si fa invece risalire al 1343, quando, in seguito alle proteste dei francescani di Greyfriars, costretti a camminare tra gli scarti e i rifiuti dei macellai di zona, il sindaco John Hammond aveva predisposto un terreno adiacente al fiume Fleet, affinché vi si potessero gettare frattaglie ed altre lordure. In cambio di questa concessione, la Corporazione dei Macellai avrebbe dovuto donare al sindaco, ogni anno, per Natale, la testa di un cinghiale. Scomparso il convento di Greyfriars, distrutta la chiesa e ricoperto l’immondo Fleet Ditch, menzionato da Alexander Pope e Jonathan Swift, resta ancora oggi questa singolare e festosa cerimonia, che si snoda nelle vie della City tra ali di passanti interdetti ed i clacson delle auto, costrette a fermarsi.
Il corteo dei Macellai con la testa del cinghiale viene preceduto da rulli di tamburi, e accompagnato da poliziotti in motocicletta, addetti a fermare il traffico lungo Cheapside, più una coda di curiosi ed entusiasti.

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Quella dei Macellai è la ventiquattresima corporazione di livrea in ordine di civica precedenza e svolge un ruolo attivo nella City sia nell’ambito del commercio, sia come istituzione di beneficenza.